Ogni città ha il suo quartiere della movida, quello che possiamo definire cool, sempre di tendenza e mai deserto. Per Torino è San Salvario, quartiere multietnico, vivace centro di vita notturna, attività culturali, artigianali e artistiche.
Ma questo quartiere così storico e caro a torinesi e turisti è stato duramente colpito dell’emergenza sanitaria che ancora stiamo attraversando.
Per questo noi di Biova Project abbiamo deciso di intervenire per aiutare l’economia del quartiere. Come? Il nostro progetto nasce con una missione ben precisa: recuperare il pane invenduto e trasformarlo in un nuovo prodotto, una birra artigianale premium, green e di alta qualità. Trasformare quello che sarebbe solo uno spreco, in valore.
Questo modello di economia circolare è stato applicato a livello locale, anzi di quartiere: abbiamo recuperato il pane invenduto esclusivamente da 8 panettieri della zona per produrre 7.500 bottiglie di Biova Beer edizione speciale San Salvario.
Biova Beer San Salvario si può trovare solo nel nostro store online e nei bar e nelle panetterie di San Salvario.
Il progetto è in partnership con Celocelo Food, una progetto della Casa del Quartiere San Salvario e Equoevento Onlus, che si occupa di ritirare l’invenduto dai commercianti del quartiere e distribuirlo come pacco spesa alle famiglie in difficoltà; e che in questo periodo difficile dovuto alla pandemia, non ha mai fermato la sua azione sul territorio.
Siamo convinti sia necessario credere e investire nella ripartenza di tutti, per questo motivo la birra in edizione speciale verrà prodotta nel birrificio Brewfist di Codogno, per aiutare così un’altra zona duramente colpita dall’emergenza Covid-19: la bassa lodigiana.
Biova San Salvario è un’iniziativa che parla di rinascita, di nuova vita e di impegno collettivo.
Basta un sorso di birra per aiutare il mondo o un quartiere.
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